In Toscana sono tipici del periodo del carnevale, ma vengono anche preparati tutto l'anno. La soddisfazione che mentre friggono gonfiano e poi rimane il righino intorno chiaro tipico di questo dolce.
Questa ricetta è quella di mia suocera e quando li ha assaggiati mi ha detto che a lei buoni così non sono mai venuti. Detto da una toscana a una calabrese, miglior complimento non esiste. Nella ricetta è menzionano il rosolio che è uno sciroppo aromatizzato che utilizzano in zona per i dolci, può essere sostituito con qualsiasi altro liquore.
2 uova + 2 tuorli;
120 gr di zucchero;
100 gr di burro;
75 gr di lievito di birra;
700 gr di farina;
1 tazza di latte;
2 bicchieri di rosolio;
scorza grattuggiata di 2 limoni;
1 bustina di vanillina;
olio di semi di arachidi.
PROCEDIMENTO:
Sbattere lo zucchero con le uova, aggiungere la farina e mescolare. Sciogliere nel latte leggermente tiepido il lievito e aggiungerlo all'impasto. Amalgamare e unire la scorza dei limoni il rosolio e la vanillina e impastare fino ad ottenere una palla. Ammorbidire il burro e aggiungerlo man mano all'impasto (questo è il segreto di una buona lievitazione).
Fare lievitare fino a quando non raddoppia di volume. Io ho utilizzato la macchina del pane con la funzione solo impasto dalla durati di un ora e mezzo.
Quando sarà lievitato stendere l'impasto e con il tagliapasta ottenete dei dischi che bucherete con un tagliapasta più piccolo. Fare lievitare ancora devono gonfiare leggermente almeno altre due ore.
Friggere da entrambi i lati, devono diventare dorati. Se usate la friggitrice la temperatura giusta è intorno ai 170 gradi. Mentre friggono si gonfiano. Passarli nello zucchero semolato e mangiarli ben caldi.
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